I prestiti erogati nelle varie forme di finanza alternativa al canale “classico” bancario stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nell’economia globale. Secondo le più recenti stime di un Working paper della Bank of International Settlements, gli “alternative credit” sono balzati a circa 795 miliardi di dollari.

Affermavamo nel nostro articolo pubblicato il 17/10/2020 che se dovessimo paragonare il percorso di un’ Azienda nella Finanza Alternativa potremmo utilizzare la metafora del “percorso scolastico”: la gestione della tesoreria ordinaria equivale alle scuole medie; l’emissione di un minibond o di cambiali finanziarie sul mercato al liceo (di questi temi abbiamo già parlato nel precedente articolo); l’ingresso di un Fondo di Private Equity nel capitale ad una laurea; il percorso di quotazione ai mercati ristretti come AIM la laurea specialistica; le operazioni strutturate in Borsa Elite un diploma di Master o Dottorato.

Per cogliere le opportunità offerte dal mercato e renderle operative nelle PMI occorre conoscerle quindi continuiamo il “percorso”.

Laurea Universitaria: PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL

Il private equity/venture capital è la forma di finanziamento con capitale di rischio fornito da investitori professionali. Gli investitori sottoscrivono capitale di rischio di imprese non quotate con l’ambizione di contribuire alla loro crescita per poi ottenere una plusvalenza al momento dell’exit[1].

La differenza tra private equity e venture capital sta nel livello di crescita delle aziende target. Se le aziende che fanno ricorso a tale forma di finanziamento sono vere e proprie start up allora parliamo di venture capital. Se invece le società hanno già una storia consolidata alle spalle e hanno bisogno di partner finanziari per mettere in atto una ristrutturazione, una acquisizione o cambiare la proprietà o realizzare piani di sviluppo (per esempio, a livello internazionale) allora parliamo di private equity.

I principali vantaggi: l’ingresso in azienda di fondi di Private capital può aiutare i processi di managerializzazione, internazionalizzazione e aggregazione tra le Piccole e medie imprese. Un operatore di private equity/venture capital investe capitale di rischio, quindi compra azioni, con un orizzonte temporale di permanenza nell’impresa partecipata di medio-lungo periodo, circa cinque anni. Con questa visuale, l’investitore può seguire, strutturare e aiutare imprenditori e manager a far crescere l’azienda nella quale ha investito capitale e dove quindi spende le sue energie professionali a supporto della realizzazione del piano industriale. L’investitore non dev’essere visto come un invasore che si appropria dell’azienda, ma come un socio temporaneo, interessato a sviluppare e supportare un piano di crescita per l’impresa.

È un mercato attivo da tempo, ma in Italia è sotto-dimensionato se guardiamo oltre confine (Regno Unito, Germania, Francia). Guardando i dati del 2019, nel nostro Paese, sono stati investiti 7,2 miliardi di euro in 370 operazioni. In Europa, nel 2019, sono stati investiti 109 miliardi di euro, investiti in quasi 8mila operazioni. (AIFI, l’Associazione del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, Rapporto 2019 dati del mercato elaborati in collaborazione con PwC-Deals). (vedere https://www.datocms-assets.com/45/1586351217-weblibrettocompleto.pdf?ixlib=rb-1.1.0)

Laurea Specialistica: QUOTAZIONE AIM

La quotazione nel segmento della borsa italiana dedicato alle PMI, AIM Italia è caratterizzato da procedure semplificate. AIM Italia è un acceleratore dei progetti di crescita e competitività delle PMI sane e con ottime prospettive di sviluppo.

I principali vantaggi: la quotazione permette alla società di raccogliere risorse per finanziare progetti di crescita. L’operazione migliora lo status e la credibilità della società, nei confronti di tutti gli interlocutori: clienti, fornitori, competitor, e community. Infatti l’adesione alla regolamentazione di Borsa Italiana, la risposta a requisiti di trasparenza, alla pubblicazione di ricerche, a requisiti sostanziali e formali, rappresenta un elemento virtuoso per la società stessa e per il mercato.

La quotazione contribuisce ad ampliare l’orizzonte e la dimensione internazionale della Società, permette di attribuire un valore oggettivo alla società, e di rendere misurabili le sue performance sul mercato.

Le società quotate fino al 30 giugno 2019 su AIM Italia, avevano raccolto capitale in OPS al momento della quotazione per un importo di 3,5 miliardi (€785,45 milioni escludendo la raccolta delle SPAC), più altri 147,90 milioni da aumenti di capitale successivi.(Politecnico di Milano – 4° Report italiano sul CrowdInvesting , Osservatori Entrepreneurship & Finance).

Dottorato di ricerca: PROGRAMMA ELITE

ELITE è un programma di Borsa Italiana che contribuisce alla crescita strutturata delle aziende, soprattutto di piccole e medie dimensioni. Con il suo programma, quasi un incubatore per imprese già radicate sul mercato, ELITE accompagna gli imprenditori e il management delle aziende partner alla selezione e accesso ad una serie di strumenti volti a finanziare la crescita, di cui la quotazione in Borsa è solo uno di questi.

I Vantaggi: attraverso un innovativo percorso di sviluppo organizzativo e manageriale rende imprese già meritevoli[2] ancora più competitive, più visibili e più attraenti nei confronti degli investitori a livello globale.

 

Infine meritano un breve cenno le Cryptovalute, nate nel 2008 con il termine di Bitcoin, cui seguiranno ulteriori approfondimenti. Dopo varie evoluzioni la Commissione Ue nel 2020 sta lavorando nel Finance Digital Package su un regolamento dei Crypto Assets: assets digitali gestiti tramite Blockchain e Distribuited Ledger che utilizzano regole crittografiche e di consenso distribuiti. Ad oggi esistono 1.061 Cryptovalute per un totale di 316miliardi di dollari. Dedicheremo maggiori approfondimenti anche a questi strumenti che si stanno diffondendo (Politecnico Milano, Osservatori.net).

Qualunque sia il canale di finanziamento individuato, per le aziende diventa fondamentale acquisire dimestichezza con i nuovi strumenti di analisi e di pianificazione finanziaria. Presentarsi di fronte a un investitore o a un finanziatore senza una chiara visione del proprio posizionamento sul mercato, in termini di affidabilità, di redditività, di sostenibilità significa esporsi al forte rischio di una bocciatura.

La finanza alternativa genera vantaggi tangibili nei tempi e costi di accesso al capitale e offre nuove possibilità di aumentare la propria competitività e visibilità sul mercato. Il divario con gli altri Paesi europei dimostra che ci sono buoni spazi di crescita, ma finora l’Italia ha scontato un ritardo culturale e di competenze che ha frenato le PMI. Per permettere alle PMI di cogliere appieno queste opportunità, AICIM punta su azioni che migliorino le competenze finanziarie di cittadini e imprenditori, che spesso non conoscono queste soluzioni e non sanno come sfruttarle. Continuate a seguirci.

A cura del Tavolo Finanza e Controllo
Coordinatore: Andrea Spensieri
Autori: Alberto Paterlini, Alessandro Pistagnesi, Marco Curti, Michele Vanzi

 

[1] Le diverse tipologie di operazioni sono:
By out Investimenti in imprese che portano al cambiamento della proprietà; Expansion Investimenti effettuati in imprese già esistenti che necessitano di maggiori capitali per consolidare e accelerare la crescita in atto; Early stage Insieme di finanziamenti (seed financing e start up financing) a sostegno delle imprese nei primi stadi di vita; Replacement Investimenti che hanno l’obiettivo di sostituire una parte dell’azionariato non più coinvolta nell’attività aziendale; Turnaround Investimenti di imprese in crisi che necessitano di una ristrutturazione.

[2] I requisiti economici necessari al fine di sottoporre la domanda di adesione a ELITE sono:

  • fatturato > € 10 mln (oppure € 5 milioni e una crescita ultimo anno >15%);
  • risultato operativo > 5% del fatturato;
  • utile netto > 0;
  • Società non quotata.

Tuttavia, tali requisiti non sono tassativi ma vengono valutati anche criteri qualitativi:

  • presenti un track record di risultati positivi (es. crescita fatturato);
  • abbia un posizionamento competitivo solido o un progetto di crescita convincente;
  • abbia un management con alta credibilità ed affabilità;
  • business ambizioso e di alta qualità;
  • crescita storica e potenziale futuro;
  • motivazione ad affrontare cambi culturali, organizzativi e manageriali eventualmente necessari per accedere a finanziamenti di lungo periodo.
  • https://it.elite-growth.com/ e http://www.elite-group.com/