A cura di Michele Vanzi e Andrea Spensieri

Introduzione

Il Business Development System (BDS) è uno strumento avanzato progettato da AICIM per supportare le piccole e medie imprese (PMI) nella gestione strategica e nel miglioramento delle performance aziendali. In un contesto economico sempre più complesso e regolamentato, l’adozione di sistemi di gestione del rischio e di sviluppo aziendale è diventata essenziale per garantire la conformità ai requisiti normativi, in particolare quelli previsti dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, introdotto con la legge 19 ottobre 2017, n. 155.

Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Ricordiamo che il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza rappresenta una riforma significativa del diritto fallimentare italiano, mirata a prevenire le crisi aziendali e a favorire la continuità delle imprese. Tra i principali obiettivi del Codice vi sono la rilevazione tempestiva degli indicatori di crisi, la promozione di soluzioni di risanamento e la protezione dei creditori. Per le PMI, la conformità a questi requisiti può rappresentare una sfida, ma anche un’opportunità per migliorare la propria gestione e sostenibilità.

Il ruolo del BDS nell’assessment aziendale

Il BDS offre un approccio strutturato per l’assessment aziendale, focalizzandosi su due aspetti fondamentali: lo sviluppo del business e la gestione del rischio. Attraverso una serie di strumenti diagnostici e di analisi, il BDS consente alle imprese di identificare le aree critiche, valutare i rischi potenziali e sviluppare strategie di mitigazione. Questo processo non solo aiuta a prevenire situazioni di crisi, ma favorisce anche una gestione più efficiente e proattiva dell’azienda.

Fig. 01 – Formato tipico di un report BDS

Conformità ai requisiti normativi

Uno degli aspetti più rilevanti del BDS è la sua capacità di supportare le imprese nella conformità ai requisiti del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Il sistema ha il grande pregio di evidenziare in pochi tratti lacune nella organizzazione e/o negli strumenti che ostacolano la rilevazione precoce degli indicatori di crisi, come la diminuzione dei flussi di cassa, l’aumento dell’indebitamento e la riduzione della redditività. Pertanto il BDS risulta uno strumento prezioso anche nelle situazioni di crisi, facilitando la redazione di piani di risanamento e la comunicazione con i creditori, elementi chiave per la gestione di tali situazioni.

I BDS verticali ed il BDS Advanced

I BDS verticali ECOFIN, ESG, ICT ed il BDS ADVANCED hanno ciascuno la propria peculiarità richiamata nell’acronimo.

BDS ECOFIN: analizza la componente amministrazione-finanza-controllo dell’azienda. E’ quindi lo strumento per eccellenza per capire se gli aspetti di controllo di gestione, pianificazione finanziaria e amministrazione sono efficaci o necessitano di correzioni. L’applicazione di un BDS ECOFIN efficiente può contribuire fortemente alla creazione degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. AICIM aggiunge finanziari, in quanto siamo da sempre convinti che l’adeguatezza debba riguardare anche le fonti di finanza che non si fermano alla mera finanza operativa di banca, ma ad altre forme di finanza ordinaria e straordinaria: business angels, venture capital, fondi di private equity, minibond, mercati di borsa.

La creazione di un sistema di controllo interno consente poi di gestire con vera efficacia i costi di tutti i reparti, inserendo magari le figure professionali più adeguate come dipendenti o incaricando professionisti di alto profilo allo scopo.

Inoltre deve permettere di avere lo sguardo “forward looking” anche sui ricavi, permettendo cosi la compliance con gli “adeguati assetti” richiamati dal Codice della Crisi come richiamato dal novellato art. 2086, 2° comma del Codice Civile.

Nel caso di PMI possono essere indicati consulenti di management certificati in questi settori o fractional manager qualificati. Questo consente da un lato di contenere il costo della struttura e dall’altro di avere poi un ritorno per il conto economico, e fare in modo che il risultato sia efficace sul EBITDA o Margine Operativo Lordo.

BDS ESG: rappresenta un test generale di verifica dell’approccio dell’Azienda alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Il BDS ESG intende rivelare se e in che misura l’Azienda e il suo management si stiano ponendo in maniera corretta ed efficace rispetto ad un percorso, quello della sostenibilità.

Non si può più infatti affermare che un’impresa diventi “sostenibile” solo perché abbia iniziato progetti in tal senso (minori consumi, attenzione agli sprechi, attenzione al sociale, creazione di reali livelli di governance). Il greenwashing è soggetto a sanzioni penali.

La conformità alle norme ESG diventerà presto un “must” anche per le PMI: per una esplicita richiesta del mercato prima ancora che per obblighi di legge, che comunque subentreranno nei prossimi brevi anni.

La sostenibilità va perseguita monitorando indicatori ben definiti, nell’ambito di un  bilancio di sostenibilità, che a tuttoggi rappresenta un enigma per la maggior parte delle PMI.

BDS ICT: misura il grado di adeguatezza della digitalizzazione dell’Azienda.

L’utilizzo di strumenti informatici permea praticamente tutte le funzioni aziendali. La loro efficacia dipende solo in parte dalla loro qualità: non di meno dipende dal loro utilizzo e quindi dall’organizzazione interna. Lo stesso sviluppo digitale è efficace solo se accompagnato da un analogo e coerente sviluppo dell’organizzazione aziendale. Di qui l’importanza di disporre di competenze informatiche ed organizzative adeguate.

Per una PMI, inoltre, si può presentare la sfida di approcciare le nuove tecnologie emergenti, come ad esempio la realtà virtuale, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale, quando ancora non sono consolidati gli strumenti di base oggi indispensabili per la conduzione ordinaria. Ci riferiamo ai sistemi gestionali ERP integrati, MES, ecc. che spesso sono utilizzati in modo parziale e/o scollegati da email, cartelle private, fogli word o excel utilizzati in maniera impropria.

Di più: le sempre più stringenti esigenze di controllo e tutto il filone “ESG”, naturale evoluzione della transizione 4.0, richiedono una digitalizzazione integrata. Solo così l’interconnessione delle macchine – e delle funzioni aziendali – permettono di prendere decisioni su dati reali, disporre di feedback efficaci e porre le basi per aziende ed una Società 5.0.

L’analisi tramite BDS ICT tiene in considerazione tutti questi importanti aspetti, per una transizione digitale che sviluppi tutto il suo potenziale competitivo.

BDS ADVANCED: siamo all’ultimo step dei BDS. E’ lo strumento della pianificazione strategica. Misura quanto l’azienda è pronta per affrontare le sfide del presente e del futuro. Sottende un modello di business utile a superare le debolezze croniche tipiche delle nostre PMI. Pragmaticamente, BDS Advanced fornisce le linee guida per elaborare un PIANO INDUSTRIALE aperto ad aggregazioni strategiche come reti di impresa, fusioni o ulteriori operazioni di Merger & Aquisition. Ciò comporta avere un management pronto alle operazioni straordinarie che dovranno portare ad aggredire nuovi mercati internazionali come USA, Cina, India, Medioriente o Africa. Non di meno, ciò comporta il dotarsi delle competenze in grado di supportare uno sviluppo strutturale dell’azienda in parallelo alla conduzione ordinaria che ne garantisce la continuità sul breve e medio termine.

Va da sé che l’esecuzione di un piano industriale così sfidante passi attraverso la copertura delle possibili lacune evidenziate dagli strumenti precedenti: BDS Check ed i sopra descritti BDS verticali.

Il checkup BDS nel Modello in 7 Passi di AICIM

Il checkup tramite degli strumenti BDS, che si raccomanda guidata da un Ambassador AICIM abilitato, è parte integrante di un modello di sviluppo Industriale che si articola in 7 PASSI, costituendone i primi 3. Si veda il MODELLO DEI 7 PASSI elaborato da AICIM nel grafico in fondo.

Vantaggi per le PMI

L’adozione del BDS comporta numerosi vantaggi per le PMI. In primo luogo, consente di migliorare la gestione aziendale indirizzandola verso un approccio sistematico e basato sui dati. In secondo luogo, favorisce la trasparenza e la comunicazione interna, elementi essenziali per una gestione efficace del rischio. Infine, il BDS aiuta le imprese a mantenere la conformità normativa, riducendo il rischio di sanzioni e migliorando la reputazione aziendale.

Conclusioni

In un contesto economico in continua evoluzione, le PMI devono adottare strumenti avanzati per la gestione del rischio e lo sviluppo aziendale. Il Business Development System (BDS) rappresenta un approccio efficace per supportare le imprese nella conformità ai requisiti del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, promuovendo al contempo una gestione più efficiente e sostenibile. Investire in sistemi di assessment come il BDS intraprendendo il conseguente percorso in 7 passi non solo aiuta a prevenire le crisi, ma offre anche un vantaggio competitivo nel lungo termine.

Nella sua completa esecuzione esso è in grado di guidare l’evoluzione di una PMI fino alla quotazione in borsa o all’ingresso di un fondo di equity per finanziare la crescita e, perché no, fino alla crescita dimensionale diventando GRANDE IMPRESA, come possono dimostrare le esperienze reali concretizzate ed in corso di sviluppo.

Fig. 02 – Contestualizzazione delle attività di checkup tramite strumenti BDS all’interno del piano di sviluppo strategico in 7 passi