In un contesto geopolitico e post-pandemico che pare configurarsi come una “tempesta perfetta”, AICIM – l’Associazione Italiana per la Cultura d’ Impresa e del Management – ha elaborato idee e soluzioni capaci di innescare un NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE per le PMI. AICIM si rivolge pertanto alle Istituzioni e alla Politica, con una lista di proposte semplici ed efficaci, provenienti da imprenditori, dirigenti e consulenti che operano quotidianamente nel “mondo reale”, per supportare il sistema economico/finanziario del nostro Paese. Oltre alla normale competizione sul mercato (con tutte le forze/debolezze già evidenziate più volte per le ns PMI), nei prossimi 12-24 mesi gli imprenditori/manager/consulenti Italiani hanno e DOVRANNO sommare:
- Due anni di pandemia, con forte contrazione della economia in molti settori industriali
- Crisi energetica, con esplosione dei costi di produzione
- Incremento dell’inflazione con inevitabile contrazione dei consumiGuerra Russa, con effetto su due importanti fronti: Vendite sul mercato, forte difficoltà sugli acquisti e logistica, forti variazioni sui prezzi di acquisto di alcune materie prime.
- Incremento dei tassi di interesse, oramai non rinviabile, cosa che innervosirà oltre modo gli investitori e le borse.
- Aumento sul mercato degli NPL (non Performing Loan) e delle sofferenze nel mercato dei crediti UTP (Unlikely To Pay)
- Difficoltà sul mercato della liquidità: nonostante oltre 2mld di liquidità disponibile è ancora molto difficile la raccolta da investire nelle PMI e soprattutto l’erogazione per le Aziende non tripla A
- Difficoltà da parte del sistema bancario, dopo Basilea 3, a erogare ad aziende non tripla A
- Lenta dismissione del piano di acquisti da parte della BCE con conseguente aumento dei tassi
- Non per ultimo l’aumento della necessità della spesa militare che emerge dalla guerra Russa con forte tensione sulle riforme fiscali e sulle leggi di Bilancio
Per quanto sopra si prevede una forte incertezza autunnale, accentuata dalla potenziale recrudescenza della pandemia e la comparsa di nuove varianti, che le PMI dovranno fronteggiare, onde prevenire conseguenze drammatiche o addirittura estreme. Per vincere questa sfida le PMI dovranno essere adeguatamente supportate. AICIM non intende esprimere pareri ed analisi politiche che hanno generato le condizioni di base per il verificarsi della “tempesta perfetta” sopra descritta, ma preferisce concentrarsi su idee/soluzioni semplici ed efficaci per supportare il sistema economico/finanziario del nostro Paese, cercando di innescare un NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE per le PMI, che vediamo come una delle leve strategiche fondamentali, parte di un piano complessivo di investimenti nazionali. Ricordiamo che nel sistema delle PMI Italiane circa il 93% delle Imprese fornisce l’80% della forza lavoro. Di queste solo il 20% basa le proprie strategie sull’export. Le varie associazioni di categoria hanno stimato in 66 mila le Imprese che potrebbero spingere la loro strategia di Internazionalizzazione con alcuni interventi sulla struttura organizzativa e finanziaria, aumentando significativamente la potenza di esportazione. Di seguito riportiamo idee per il breve e medio periodo, un progetto/programma, da armonizzare secondo criteri di fattibilità e sostenibilità (AICIM è a disposizione anche per questo), con lo scopo di FARE UN ELENCO DI IDEE, piuttosto che uno sterile ELENCO DI PROBLEMI. In questo articolo ci rivolgiamo alle Istituzioni e alla Politica, che hanno le leve decisionali per attivare quanto suggerito da chi (come Noi) tutti i giorni vive le Aziende ed il sistema economico produttivo: il così detto MONDO REALE. Le imprese DEVONO FARE LA LORO PARTE, abbiamo già dedicato (e dedicheremo) molti articoli/pubblicazioni/webinar/formazione, in questa direzione (vedere sito www.aicim.it) per indicare ai colleghi Imprenditori, modalità-tecniche-idee-esperienze finalizzate alla creazione di PIANI INDUSTRIALI ADEGUATI.
Entriamo nel merito: occorre costruire al più presto un CONTESTO PAESE, CHE FAVORISCA/CONSENTA LA REALE COMPETITIVITA’ e CRESCITA DELLA PRODUTTIVITA’ DELLE NOSTRE IMPRESE.
Pertanto AICIM chiede alle Istituzioni:
1) NEL BREVE PERIODO (entro 12 mesi):
provvedimenti da attuare al più presto con strumenti normativi esistenti e noti.
- Arrestare immediatamente il cash-out flow, con dilazione in 48 mesi (senza sconti) delle bollette energetiche per aziende energivore o dove l’impatto di questi costi è rilevante rispetto al conto economico complessivo. Le PMI non hanno la forza ed il peso contrattuale per negoziare con i grandi produttori di energia, quindi occorre un intervento delle Istituzioni per garantire l’equilibrio finanziario di queste Aziende.
- Moratoria di almeno altri 12 mesi dell’avvio della restituzione dei debiti contratti nei due anni
Covid, per le aziende che non hanno ridotto il personale e sono rimaste in continuità.
- Credito di imposta riportato al 50% di ogni anno, per i costi:
- Consulenza/management per lo sviluppo del piano industriale, contratti di almeno 3 anni.
- Internazionalizzazione, consulenza/management e promozione, apertura filiali commerciali
- consulenza, assunzione manager, temporary manager, fractional manager, per creazione progetti di sviluppo, apertura del capitale e AGGREGAZIONI.
- digitalizzazione dei processi
- formazione e sviluppo digitale, cyber security
- investimenti in INNOVAZIONE DI PROCESSO (E NON SOLO PRODOTTO) ED ECONOMIA
CIRCOLARE E BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ - costi legati alla consulenza e sviluppo di progetti per apertura del capitale, quotazione in
borsa, acquisizioni (due diligence, etc). - Forti incentivi e premialità aggiuntive per Imprese che attivino il RE-SHORING di attività precedentemente portate all’estero
- Apertura e facilitazione delle gare pubbliche (forniture ed appalti) anche alle PMI, Italiane ed Europee, con utilizzo agevolato di fractional / temporary manager a supporto dello sviluppo delle gare, ELIMINARE LOGICHE “CLICK DAY” a favore di logiche a graduatoria con utilizzo di pre-verifiche facilitate dalla intelligenza artificiale ed altri mezzi di analisi veloce.
- Garanzia e copertura della azione bancaria a favore delle PMI, con accesso al credito allargato almeno ai raiting B,BB,BBB ( non solo AAA come oggi)
- Garanzia a copertura della azione bancaria per anticipare cash alle PMI a pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, con possibilità di cessione del credito tra imprese.
- Riduzione del cuneo fiscale, in modo sensibile, partendo dai settori industriali più colpiti e per progetti di aggregazione di imprese.
- Forti sgravi fiscali e crediti imposta, per la grande impresa che si impegna in nuovi ed incrementali accordi di approvvigionamento almeno triennali garantiti, con la filiera di riferimento MADE IN ITALY, con verifica di mantenimento dei pagamenti non oltre i 120gg (anticipabili con banca, o finanza complementare o fintech anche al supporto del rating della grande impresa stessa, in media con la filiera) e margini di mercato.
- Incentivi e aiuti a fondo perduto alle micro-imprese e PMI fondate da Manager e Consulenti di Direzione Certificati, con comprovate esperienze da CV di due ordini: incentivi a fondo perduto una tantum per chi apre la sua attività professionale (Consulente di Direzione/Temporary Manager/Fractional Manager) e incentivi a fondo perduto per finanziare la crescita della propria FIRM a chi ha aperto l’attività da almeno 5 anni e ha investito in immobilizzazioni materiali e immateriali. Ulteriori incentivi premiali ha chi ha raggiunto almeno 10 anni di attività.
- Forti sgravi fiscali agli investitori finanziari istituzionali e privati che investono nel capitale delle PMI in aumento di capitale (con acquisto quote), con permanenza nel capitale almeno 3 anni.
- Sviluppare e favorire centrali di acquisto in distretti manifatturieri, per acquisto energia e servizi, con facilitazioni finanziarie e crediti imposta raggiunti target di coinvolgimento di un certo numero di PMI. Favorire acquisti energia, materie prime e logistica su aziende italiane, in ogni caso a valori di mercato.
- Sostenibilità finanziata per percorsi di formazione ed ORGANIZZAZIONE STRUTTURATA DELLE PMI, con introduzione in azienda di manager/tools di gestione / miglioramento e monitoraggio.
- Premialità aggiuntive, anche in termini di credito di Imposta, per le PMI che acquistano a mercato progetti tesi a garantire gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili ex art. 2086,c.2 del CC.
- Sospensione per 24 mesi di tutte le nuove normative riguardanti le imprese che possano creare gravame o adempimento (di fatto congeliamo ad oggi una situazione burocratica già inaccettabile) a favore della concentrazione degli sforzi di Impresa in progetti di sviluppo anche indicati nel presente documento che ne migliorino la gestione e gli strumenti di controllo.
2) NEL MEDIO PERIODO (entro 24 mesi):
Il problema dello sviluppo industriale del Paese, passando anche dalla crescita delle PMI, deve essere classificato come UNA EMERGENZA, e trattato quindi con tutti le DEROGHE E RELATIVI CONTROLLI, tipici di uno stato di forte crisi e pericolo, al fine di non perdere l’opportunità unica del rilancio post pandemico ed i fondi del PNRR.
- Costituzione di un OSSERVATORIO PER LE PMI (OPP), che affronti l’emergenza, ma che poi abbia un ruolo (struttura, riconoscimenti, fondi, potere esecutivo provvisorio) ed un potere effettivo anche a seguito della emergenza ( 24 mesi). Le PMI occupano oltre 80% della forza lavoro Italiana, quindi hanno un peso politico inespresso e sottovalutato oramai da troppo tempo. Per affrontare la crisi, nomina di un Commissario per il rilancio delle PMI, che grazie al OPP definisca, gestisca, sviluppi e controlli le politiche territoriali sulle PMI, in fase di emergenza e post emergenza (almeno 5 anni). L’OPP dovrà anche verificare IMMEDIATAMENTE che i fondi del PNRR erogati alla grande impresa vengano utilizzati per favorire l’occupazione sul territorio nazionale, ma soprattutto che i fondi del PNRR vengano EQUAMENTE DISTRIBUITI ANCHE ALLE FILIERE DI PMI e non solo alla grande impresa, anche tramite meccanismi e strumenti indicati al punto 1).
- Si suggerisce l’introduzione di un unico PORTALE che riporti tutti gli incentivi per le PMI in modo chiaro con la possibilità di interagire con la PA.
- Nel OPP dovranno anche essere coinvolti: imprenditori eccellenti e consulenti di direzione certificati e di comprovata eccellenza anche di PMI, investitori istituzionali e privati, garantendo al OPP un reale potere esecutivo, tramite il Commissario di garanzia, indipendente e libero da strategie politiche, anche in deroga. L’OPP dopo 5 anni dovrà essere sciolto ed i membri che le hanno costituito non potranno avere incarichi politici nazionali. Una struttura con pieni poteri, per affrontare una Grave crisi, con il senso di emergenza necessario, con strutture regionali indipendenti, per il controllo del territorio che riportano direttamente a quella centrale (solo per il periodo della crisi).
- L’OPP costruirà meccanismi di ASCOLTO diffusi e trasparenti dei bisogni delle PMI, favorendo azioni territoriali – Nazionali di sviluppo e supporto/sorveglianza.
- Utilizzo dei TOOLS DIAGNOSTICI (VEDI anche 4 VERTICALI BDS DI AICIM) per il monitoraggio del corretto sviluppo delle PMI, anche a favore di un forte incremento e misura di PRODUTTIVITA’, di impresa e della FILERA (ad oggi una delle maggiori debolezze del sistema PMI).
I tools potranno essere utilizzati anche come indicatori per ottenere/mantenere
il MERITO NECESSARIO PER IL SUPPORTO indicato nel presente documento. - Forte slancio alle AGGREGAZIONI DI PMI, con impulso all’investimento del capitale privato in aumento di capitale. Affiancamento di CDP / SIMEST / FII, nell’investimento in PMI anche a riduzione del rischio degli investitori privati. Attrazione di Manager e Consulenti Certificati dedicati allo sviluppo del Piano Industriale che preveda: ritorno occupazionale anche sul territorio, digitalizzazione e nuove tecnologie, internazionalizzazione, eventuale passaggio generazionale strutturato ed adeguatamente supportato. Alle aggregazioni meritevoli ed a maggior valore, apertura e facilitazione per partecipazione a gare per lo sviluppo ed innovazione della PA e delle strutture regionali/nazionali, con co-investimento. Facilitazione alla quotazione in Borsa, con affiancamento manageriale e culturale di supporto.
- Creazione di meccanismi di garanzia parziale del rischio, per investitori istituzionali che investono in PMI in aumento di capitale, con permanenza non inferiore a 5 anni.
- Creazione di una NUOVA ALLEANZA TRA IMPRESE-UNIVERSITA’-CENTRI DI RICERCA per creazione di una nuova cultura di studenti /lavoratori, che da subito entrano nel mondo del lavoro affiancando gli studi al lavoro stesso, con forte coesione e controllo degli apparati universitari in termini di supporto all’Impresa, sviluppo di corsi adeguati alla necessità competitive delle imprese, digitalizzazione diffusa e creazione di percorsi nativi di studio con utilizzo delle nuove tecnologie abilitanti ed immersive, creazione di nuove professioni. Utilizzo gratuito dei laboratori delle Università per le imprese che assumono i nuovi studenti lavoratori. Utilizzo delle Università anche per visibilità e sviluppo di progetti internazionali e progetti finanziati con fondi europei. Forte spinta sugli istituti tecnici e ITS, con creazione di nuove figure professionali diffuse a largo raggio abili all’utilizzo delle nuove tecnologie abilitanti ed immersive, creazione di nuovi posti di lavoro. Le imprese che aderiranno a questi progetti, avranno anche crediti di imposta e flessibilità in uscita garantiti per tutta la durata del percorso formativo, con riduzione del costo dello studente lavoratore fino al 80%.
- Forte alleanza pubblico-privato con apertura degli ITS e delle Università ad investimenti privati (agevolati fiscalmente) con la possibilità di co-gestire corsi di formazione per gli studenti e progetti di ricerca e sviluppo su temi inerenti le attività delle PMI.
- Creazione di meccanismi di flessibilità in uscita, in deroga alle attuali leggi, per i prossimi 5 anni, con apertura di una revisione generale delle regole della flessibilità in uscita dei lavoratori in allineamento alle richieste del mercato ed agli standard dei Paesi virtuosi e performanti.
- Forti incentivi per lo smart working e la gestione del personale sui risultati (con coinvolgimento anche nei comitati direttivi) per conseguire un aumento nazionale della produttività.
- Affidare al OPP la gestione e rilancio di tutte le strutture internazionali di promozione come ICE, favorendone il rilancio con opportuni piani di investimento e misura del ROI, a favore e focalizzate sulle PMI.
3) NEL MEDIO-LUNGO PERIODO:
- Forte coinvolgimento delle Regioni in collaborazione con OPP, con sviluppo di PIANI INDUSTRIALI TERRITORIALI, dove le Regioni non solo utilizzano i fondi per l’avvio dei progetti, ma si affiancano alle Imprese eccellenti del territorio per creare percorsi industriali di sviluppo WIN-WIN fornendo l’accesso anche alle PMI sulle forniture alle imprese della regione (sanità, education, turismo, cultura, infrastrutture, etc) a progetti e piani di fornitura a 3-5 anni con creazione di filiere e cordate di imprese, con forte ritorno occupazionale sul territorio, digitalizzazione, green, economia circolare e sostenibile, sviluppo internazionale e connessione Pubblico-privato-Università-ITS.
- Avviare un massiccio piano di GARANZIE DEL DEBITO NAZIONALE da parte della UE a favore di progetti di sviluppo delle PMI Europee.
- Creazione di un ente di Garanzia a livello nazionale e UE che possa supportare le PMI in crescita che necessitano di liquidità con un ventaglio di strumenti mirati per le PMI meritevoli. Rinforzare gli sgravi fiscali per i privati che investono in PIR (Piani di Risparmio).
- Favorire e promuovere un MODELLO EUROPEO DI RINASCIMENTO INDUSTRIALE, sul modello Italiano proposto nel presente documento, ma allargato e diffuso a tutti i Paesi EU, con scalabilità dei meccanismi indicati ed utilizzo virtuoso dei fondi EU, creando in questo modo RETI E CONNESSIONI, CON CREAZIONI DI MULTINAZIONALI TASCABILI EURPEE A FORTE CRESCITA E CONESSIONE TERRITORIALE.
- Mantenimento del sistema di monitoraggio OPP per garantire la continuità dell’impianto produttivo avviato.
4) COPERTURE FINANZIARIE:
Tutto quanto sopra indicato, rappresenta un cartello di idee di lavoro applicabili tutte o in parte per il rilancio del Paese partendo anche dalle PMI.
Naturalmente AICIM non è nelle condizioni operative per poter definire la sostenibilità finanziaria totale o parziale di quanto indicato, ma ci permettiamo anche in questo caso di dare alcune idee in merito.
- Utilizzo dei fondi del PNRR su strumenti normativi esistenti e già omologati, come credito imposta, dilazioni, finanziamento alle braccia operative (CDP, FII, SIMEST) per progetti su PMI
- Focalizzazione su imprese meritevoli in base ai principali indicatori economico-finanziari e ai business plan di progetto.
- Eliminare provvedimenti a pioggia o click day, sostituendoli da provvedimenti mirati e monitorati dal merito in termini di ROI (return on investment).
- Focalizzare tutte le risorse o larga parte (di Stato, Regioni, Comuni, Istituzioni) sbloccando fondi fermi o dormienti, orientandoli con l’uso del OPP e di un piano di emergenza prima e strutturato poi, sul LAVORO E SVILUPPO INDUSTRIALE.
- Eliminare dispersioni su provvedimenti senza valore aggiunto, quindi su elargizioni che non prevendano un reale ritorno occupazionale attraverso l’uso delle più diffuse pratiche di buona gestione e analisi dei KPI.
- Avviare piano pagamento debiti dello Stato, in forma liquida o garanzie dello Stato/Comunità Europea
- Creazione, anche tramite OPP, di sistemi di monitoraggio e controllo agili e veloci/efficaci per la gestione dei fondi e dei progetti sopra indicati, con supporto snello e severo dalla Magistratura in caso di frode o dolo.
- Piani asseverati e solo per aziende credibili con piani credibili, su cui concentrare le energie per la crescita, con criteri definiti dal OPP.
- Controlli sistematici e non a campione anche con l’utilizzo di sistemi innovativi (AI).
- Creazione di una struttura di Consulenti/Manager Direzionali Certificati che affianchi l’OPP e possa intervenire a supporto delle situazioni critiche in monitoraggio.
Gianmarco Biagi
Presidente AICIM
Andrea Spensieri
Vice presidente AICIM
Tutto il Comitato Direttivo AICIM