Quella che vado a testimoniare è la storia di un piccolo grande miracolo.
Piccolo per le dimensioni di Mini Press che perfettamente si rispecchia nella definizione di Piccola Impresa, grande per la rapidità e incisività dei risultati ottenuti con il metodo BDS elaborato da AICIM.
Tutto è cominciato con Industria 4.0 e con la perizia necessaria a certificare il corretto scambio di dati tra macchinario e gestionale, passaggio cruciale per un’azienda come la nostra che, operando nella meccanica di precisione con alta qualità e ridotto prezzo unitario, deve riuscire a tenere sotto controllo costi di produzione ed efficienza Produttiva attraverso un monitoraggio costante e affidabile.
La fortuna di Mini Press è stata incontrare per la Perizia di Certificazione un Ambassador di AICIM – AISOM che ci ha fatto conoscere il percorso studiato per le PMI attraverso i Questionari verticali BDS. Ci è parso da subito un sistema semplice, chiaro e al tempo stesso articolato per conoscere meglio il presente e progettare il futuro della nostra Impresa. La presenza dell’Ambassador che ci ha affiancato nella compilazione dei Questionari si è rivelata determinante per l’efficacia dei riscontri ottenuti, perché è stato quello sguardo esterno che ci ha permesso di essere né troppo autoreferenziali né troppo critici con noi stessi.
Fin dal primo incontro per il BDS Check infatti, l’approccio squisitamente colloquiale e per nulla inquisitore o giudicante ci ha dato modo di apprezzare come ogni domanda ci portasse a comprendere chiaramente quali fossero i punti di forza e di debolezza della nostra organizzazione. I grafici che ne sono emersi hanno tracciato le azioni da intraprendere per colmare le lacune nel modo più economico possibile sfruttando al meglio le nostre risorse rispettando la nostra identità.
Così prima di tutto abbiamo capito che la nostra conoscenza del mercato di riferimento e dei nostri concorrenti non era abbastanza approfondita pertanto abbiamo programmato un viaggio al mese sia in Italia che all’estero per incontrare clienti consolidati e potenziali e il risultato è stato sorprendente: nuovi clienti acquisiti, una accresciuta autostima grazie ai riscontri ricevuti e soprattutto nuove opportunità di crescita e di collaborazioni.
Siamo quindi passati al BDS ICT che pur evidenziando una discreta propensione alla digitalizzazione dei vari processi aziendali ci ha mostrato che, per poter arrivare a collegare ogni cella Produttiva al software gestionale ottimizzando le attività di pianificazione e consentendo poi controlli e miglioramenti, sono necessari ulteriori passi ed investimenti ma soprattutto è necessario trasmettere a tutti i livelli aziendali la cultura legata alla digitalizzazione, superando le umane resistenze al cambiamento.
Stiamo quindi incrementando la formazione delle risorse umane e cercando di avvicinare quanto più è possibile i processi del software gestionale alla gestione reale di produzione, vendita e controllo qualità.
Nel frattempo abbiamo cominciato a formalizzare queste decisioni e i nuovi progetti in un documento che amplifica ed integra il semplice Business Plan inizialmente redatto solo per accontentare le banche in occasione delle varie richieste di finanziamento, registrando le nostre riflessioni e idee di crescita e miglioramento.
Questo documento che è strumento vivo e in continua evoluzione sta raccontando sempre meglio cosa intendiamo diventare nei prossimi anni fornendo una mappa precisa anche di come intendiamo realizzare i nostri progetti.
Questo si sta rivelando utile prima di tutto per noi stessi ed è sicuramente molto apprezzato dai nostri “Stakeholders“.
A supporto del Business Plan fondamentali sono stati anche gli spunti offerti dal BDS Finance che, sottolineando l’importanza di creare e garantire quegli “Adeguati Assetti Organizzativi” richiesti dalla nuova vigente normativa, ci ha portati a modificare il focus dei nostri bilanci preventivi dalla ricerca spasmodica dell’aumento di fatturato alla necessità di concentrarci sul miglioramento dell’EBITDA o margine lordo che, come in diverse industrie che operano nella meccanica, risulta essere punto dolente.
Anche su questo aspetto cruciale ci siamo impegnati sia sul fronte delle vendite che su quello degli acquisti e risparmio nei costi di gestione registrando già i primi confortanti miglioramenti del prioritario parametro di efficienza gestionale.
Infine con il BDS Advanced è arrivato il cambio di paradigma più profondo: la consapevolezza che non possiamo più accentrare tutti i ruoli strategici nelle mani di noi famigliari soci ma soprattutto che possiamo lasciar andare la visione dell’azienda come “un figlio” solo nostro.
Abbiamo capito che per finanziare gli investimenti necessari a far crescere una Impresa non esistono solo le risorse interne o il sistema bancario ma che anche per i piccoli come noi esistono nuove forme di raccolta dei capitali e nuovi importanti attori finanziari, così come aprirsi alla possibilità di aggregazioni per fusione o incorporazione con altre imprese è la chiave per moltiplicare rapidamente il tasso di crescita.
Quindi per rendere Mini Press sostenibile e longeva al nostro interno stiamo procurando nuove risorse per formarle e realizzare un sano processo di delega, mentre verso l’esterno stiamo esplorando nuove possibilità finanziamento e aggregazione societaria.
A distanza di due anni dal primo incontro con l’Ambassador abbiamo deciso di rifare il percorso dei Questionari per misurare insieme i progressi ottenuti, siamo sicuri che le soddisfazioni saranno molteplici.
La rotta è tracciata e le vele spiegate, siamo pronti a navigare e affrontare le prossime sfide sapendo di non essere più soli.
Settembre 2023
Roberta Corsi